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“Il confine del futuro. Possiamo fidarci dell’intelligenza artificiale?” (Feltrinelli, 2019)

L’autrice di questo libro è Francesca Rossi, una studiosa di fama internazionale e la global leader dell’IBM per l’etica dell’intelligenza artificiale. Prima di passare all’IBM, è stata professoressa ordinaria di informatica presso l’Università di Padova. In questo volume, Rossi ci spiega, in modo semplice e chiaro, cosa sia l’intelligenza artificiale, ripercorrendo le fasi e i momenti più salienti dello sviluppo di questa tecnologia. Le domande centrali del libro toccano non sono la natura e la storia dell’intelligenza artificiale, ma anche le questioni etiche e sociali legate alla sua crescente diffusione. I capitoli offrono una panoramica dei vari aspetti delle nuove tecnologie, partendo da una semplice, ma al contempo rigorosa presentazione delle basi tecniche per poi svilupparsi verso la fine del libro in una discussione riguardanti le problematiche di rilevanza fondamentale dal punto di vista sociale e politico.

Gli orizzonti futuri trattati riguardano i temi dell’uso degli algoritmi nel lavoro, l’uso dei dati e il rapporto con la privacy, nonché il rapporto tra intelligenza artificiale e salute, robotica e società, informazione e tecnologia.

Rossi ci spiega che alcuni di questi sofisticatissimi algoritmi sono in grado di sostituirsi agli esseri umani e, come tali, sono impiegati per decidere l’assegnazione di prestiti o l’ammissione alle università o, ancora, per effettuare la selezione dei soggetti destinati a determinate posizioni lavorative. Altri aiutano i medici nell’ambito diagnostico e altri ancora sembra che potranno, in un futuro, essere in grado di guidare autonomamente le automobili. Nella creazione questa tecnologia e nell’uso, si mescolano e si rinforzano molte delle ingiustizie sociali ed economiche che affliggono la nostra società: discriminazioni di genere e di razza, disuguaglianze nell’accesso a beni e risorse essenziali, violazioni dei diritti umani.

Tuttavia ci sono anche  promotori di una intelligenza artificiale più responsabile e sicura che si impegnano a creare le condizioni per un avvicinamento di questa tecnologia ai valori e alla riflessioni etiche. L’autrice è  ottimista sul futuro che ci aspetta: se ben regolato, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale potrà essere uno strumento di vero progresso.

Pur trattando di argomenti specifici, il volume non richiede una conoscenza preliminare dei fondamenti dell’intelligenza artificiale o dell’etica per la sua comprensione. Per quanto riguarda gli aspetti maggiormente tecnici, la narrazione è integrata da approfondimenti sulla storia dell’intelligenza artificiale che offre i chiarimenti necessari alla comprensione anche da parte dei lettori meno competenti. Una bibliografia ragionata, inoltre, funge da valido strumento di studio e di ricerca.

 

 

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