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‘Bisognerebbe avvisarli’ di Jole Bevilacqua, Morellini Editore, 2022

“Prima abitavo in una piccola casa azzurra ed ero lì da tanto tempo, poi però ho dovuto lasciarla e venire qui. Non riuscivo più a starci perché mi è mancato qualcosa di importante, una parte di me che è andata persa e l’altra parte, quella piena di grigio, mi ha sopraffatta. Credo che sia andato smarrito quell’animaletto spensierato che abita dentro ognuno di noi e che ci porta avanti, anche se ci stiamo poco attenti o addirittura non sappiamo di averlo, anzi: non lo si può nemmeno nominare. Nessuno vuole sentirne parlare!”

È difficile attraversare la landa dello smarrimento e della sofferenza, così difficile che una delle due protagoniste abbandona il desiderio e la capacità di comunicare, si ritira sempre più nel suo mondo silenzioso. Ha perduto il suo guizzo di vita, che lei impersonifica in un buffo animaletto. È proprio della sua grande importanza che bisognerebbe avvisare tutti!

” La guardo sfogliare un album di fotografie che ormai ha assunto un aspetto un po’ consumato, ma va bene così. Per cosa si conservano queste immagini del passato, se non per un giorno di pioggia nel futuro?”

La figlia la insegue in questo territorio oscuro, sfida le regole come Orfeo. E anche lei, attraverso il disegno e il colore, cerca di raggiungerla nel luogo lontano dove si è rifugiata.

Disegnano e colorano, si sorridono e sfogliano insieme un album di vecchie foto, ritrovano ricordi che in ciascuna hanno una sfumatura diversa, pur riferiti allo stesso episodio.

Così, nel racconto alternato di madre e figlia, si ripercorrono due vite, intense, entrambe segnate dalla perdita, ognuna a suo modo.

Intanto si inventa anche un modo di comunicare, basato su immagini, colori e disegni e, seguendo l’animaletto come un portatore di luce nel regno delle ombre, si costruisce una possibilità per volersi bene, pur nei limiti imposti dalla malattia.

L’uso del colore, anche nei titoli e il gioco fra le due donne permette al romanzo di restare lieve. È forse il pregio maggiore del libro che del resto vorrebbe essere un invito a percorrere la vita fino in fondo e a trovare ciò che di bello rimane, ovunque e comunque.

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