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Il maschilismo orecchiabile di Riccardo Burgazzi

Già anni fa Donne In si era occupata di rileggere i testi delle canzoni, estraendo alcune “perle di sessismo”, a volte solo ridicole e a volte molto offensive. Anche le donne dello Spi Cgil avevano fatto una bella pubblicazione sul tema e Lella Costa ha costruito una notissima gag sul testo di una nota canzone dei Pooh, quindi non ci ha stupito quando abbiamo letto questo libro che vi proponiamo, ma questa volta l’autore è un giovane filologo. Un giovane studioso che analizza 170 testi di altrettante canzoni molto note, che tutte noi abbiamo cantato, ballato e ascoltato. Battisti, Baglioni, Mannoia, e molti altri. L’analisi si ferma agli anni 2000, ma noi ci auguriamo che riservi il periodo più recente ad una seconda edizione perché il problema non è superato, anzi! Di alcuni giovani autori italiani e stranieri è stata vietata la riproduzione in alcuni ambiti, proprio per i contenuti sessisti e violenti di cui era intrisa la loro canzone. Burgazzi ci parla di donne angelicate, di donne piangenti, di uomini che lasciano e prendono a seconda dell’umore negli anni ’60, ’70, ’80 fino al 2000, mentre oggi la prepotenza si fa più esplicita. Le canzoni come ogni altra forma di espressione, sono frutto del contesto sociale e culturale in cui nascono e quindi attraverso le “canzonette” possiamo seguire l’evoluzione del costume. Un modo gradevole e di affrontare un tema sempre molto serio e attuale con una bella prefazione di Carlotta Cossutta.

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