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L’inclusione passa anche dall’imparare a gestire le nostre risorse economiche

Ma noi donne sappiamo usare il denaro? Conosciamo i nostri diritti e le possibilità riguardo a quanto possediamo?

Usare il denaro forse sì, ma contrattarlo quando dobbiamo accordarci su un lavoro, programmare un acquisto più importante, gestire le spese correnti della nostra casa e last, but not least, pensare alla nostra vecchiaia da un punto di vista finanziario…la maggior parte di noi proprio no.

E pensare che l’indipendenza e l’autonomia passano fondamentalmente dal non dipendere economicamente da qualcuno. Non è un caso che tutte le Istituzioni, a partire dal governo Europeo, alla Banca d’Italia e via via alle istituzioni locali si interessino a queste problematiche con pubblicazioni, seminari e corsi spesso gratuiti per creare una formazione di base sui problemi più diffusi che incontriamo ogni giorno.

Le motivazioni storiche e sociali che hanno fatto sì che le donne siano ancora nel 2024 molto digiune dei così detti fondamentali dell’educazione finanziaria sono conosciute e non ci soffermeremo sull’argomento.

L’Associazione Donne IN, in collaborazione con il Comune di Milano aveva già prodotto un opuscolo dedicato all’economia in famiglia, che è ancora rintracciabile nel sito WeMi del comune stesso.

Oggi, a distanza di qualche anno, noi stesse abbiamo una percezione diversa e vediamo con maggior chiarezza il percorso di vita che ci si prepara davanti e le necessità economiche e organizzative necessarie.

Vorremmo quindi iniziare una serie di articoli dedicati ai vari problemi più diffusi e quasi inevitabili in questo ambito.

Per esempio, molte di noi sono single ed il contesto famigliare o manca o è lontano. Funziona molto bene la rete delle amicizie e delle relazioni, fintanto che si ha l’autonomia di movimento e si è mentalmente attive.

Se l’autonomia manca, anche temporaneamente, il primo pensiero che invade la mente è: a chi posso affidare quelle incombenze, delicate, personali, a partire dai rapporti con la banca ed il denaro per fare l’esempio più facile, che sono tantissime e non ce ne rendiamo conto fino a quando non si presentano quotidianamente e non siamo in grado di compiere.

La legge italiana prevede varie possibilità che consentono di demandare ad altri questi compiti, doveri estremamente personali.

A seconda della situazione che stiamo vivendo, dal tempo durante il quale non potremo adempiere personalmente a quelle mansioni, e da molte altre considerazioni ancora, possiamo ricorrere ad una procura notarile oppure ricorrere alla nomina di un amministratore di sostegno fino ad arrivare ad avere un tutore.

Nella prossima puntata:

La Procura – È un atto con il quale un soggetto conferisce a un altro soggetto il potere di rappresentarlo giuridicamente. Cerchiamo di saperne di più.

 

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