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È passato un po’ di tempo dalla pubblicazione, ma è rimasta nella mia mente la frase contenuta in questa lettera: “Così no. Non voglio invecchiare così”. Non riesco a lasciarla cadere perché pone interrogativi e domande che mi riguardano.
Non è solo il grido di una figlia nel vedere la madre andare verso la finitudine, la morte. Nello specifico si riferisce alla perdita di interesse della madre a tutto: alla vita. Si può invecchiare senza perdere interesse e lottando fino all’ultimo; continuare a vivere anche gli ultimi tempi. Ho visto persone che lo hanno fatto, e altre che si sono avviate verso la finitudine in modi diversi.
Il veder perdere interesse, constatare che la persona che ami non ha interesse a vivere è un fatto molto doloroso, che può suscitare rabbia, delusione perché non riconosci più la persona amata. Ma proclamare “Così no. Non voglio invecchiare così” segnala oltre che il dolore anche la paura di tradire un nostro (il mio) desiderio di come invecchiare, della libertà di scegliere sempre.
Ma fino a quando si può scegliere?
Tullia V.
