La storia nelle sue varie declinazioni: quella di una donna, quella di una famiglia, quella di una guerra, quella di un popolo e di una religione.
Si parte da quattro firme su di una cartolina che raffigura un grande monumento parigino, spedita e recapitata con molto ritardo, che spinge l’autrice Anne Berest ad indagare sulla sua famiglia, ma in particolare sulla nonna che ha conosciuto, ma che non ha mai voluto raccontare di sé e della sua storia familiare e sentimentale.
L’inizio del 900 con le sue straordinarie innovazioni in ogni ambito sociale culturale e scientifico, aveva “aperto” menti e vite ed è quindi con uno stupore ancora maggiore che lo stesso 900 tradisce le sue promesse lasciandoci la ferocia delle dittature, delle persecuzioni e delle guerre.
Russia, Lettonia, Palestina, Francia, sono i luoghi di questo libro e di sottofondo la cultura ebraica vissuta da laica la guerra e l’Europa di oggi così come ne è uscita dal disastro mondiale.
I protagonisti del libro uscito nel 2021 ma tradotto ora, non sono frutto di invenzione letteraria, ma protagonisti della nostra storia e cultura come il pittore Francis Picabia o sua moglie Gabrièle Buffet, riconosciuta come la vera anima del movimento dadaista e poi ci sono Myriam, Emma, Jacques, Noèmie e la stessa Anna Berest.