Il più recente volume dello storico Luigi Ganapini, “Giorni di tarda estate. Guerra civile nell’Italia del duce” (Edizioni BFS, Pisa 2022), ci fornisce una analisi di momenti centrali della storia italiana. Il libro è una storia che si snoda raccontando episodi di vita quotidiana durante il secondo conflitto mondiale e durante i mesi della guerra civile. Facendo ampio ricorso a fonti sia scritte sia orali, il libro ci guida tra i ricordi di vite passate, trasmesse attraverso una narrazione evocativa e vivace che da’ voce a diverse sfaccettature della guerra civile. Tante sono le figure di questa narrazione: le donne, i bambini, il clero, le camicie nere, i partigiani, i tedeschi. Alle loro vite e vicissitudini fanno cornice gli eventi politici e bellici dall’autunno del 1943 ai primi mesi del 1944. Il racconto inizia il 18 Settembre del 1943, con la voce del duce che parla al “suo popolo” attraverso la radio e comunica il proprio imminente ritorno al comando dopo la prigionia. La voce di Mussolini suona diversa alle orecchie di chi lo ascolta e c’è chi sospetta che non sia lui veramente: “la voce giungeva fioca, a tratti inintelligibile, tra rumori di fondo e gracidii.”
L’autore racconta di un popolo spaesato sia per il tradimento del Re, sia per il ritorno del duce (di cui molti dubitano) che parla dalla radio dell’invasore tedesco: Radio Monaco. Le voci di questo popolo risuonano nei racconti, nelle testimonianze: evocano esperienze di vita, stati d’animo che illuminano la realtà di quel conflitto spesso intrecciato alla vita ordinaria di un popolo, capaci di far intuire i moti dell’animo umano, sotto la perpetua minaccia di bombardamenti. Come scrive Ganapini: “Non c’era scampo a quel destino perennemente sospeso sugli italiani in quei due anni tanto dolorosi.”
Ed.BFS
1 Commento
Mille grazie a donne in ! E vorrei dire che io (Cecilia) ho una idea per una donazione alla Croce rosa per l’ emergenza in Ucraina . E aiutare le donne nere in America e le donne in Africa.
Cecilia