“Siamo le donne da cui i nostri genitori ci mettevano in guardia e ne siamo orgogliose!”
Peccato per la traduzione del titolo che ricalca quello di altri libri precedenti! Infatti ci avevano già provato anni fa a riscrivere le fiabe in chiave femminista (La bella addormentata, Biancaneve, Pelle d’asino ecc.) e poi ci sono state le barzellette e le gag delle nostre attrici comiche, ma questa volta la “rilettura” della spagnola (di adozione) Maria Hesse va oltre le favole e raggiunge la Bibbia, la letteratura, la prosa, le fiction e il cinema. Originale e aggiornato ai nostri tempi.
Martia è del 1982 e quindi non è protagonista di una stagione di femminismo vissuto con il quotidiano conflitto per l’acquisizione di diritti fondamentali, ma è la figlia delle donne di quella stagione, e nata in un’epoca in cui alcuni diritti sembravano acquisiti per le donne, rilegge con rabbia e sarcasmo i principali personaggi femminili del passato e del presente, anche quelli non iconici perché protagonisti solo di film o fiction di successo. Un libro divertente accompagnato da bellissime immagini che ad una prima visione sembra un libro di favole, ma che ci fa incontrare Medea, Jane Eyre, le femmes fatales, l’opera di Giuseppe Verdi, le fiction. Una lettura piacevole e interessante. E se avete delle ragazze a portata di mano leggeteglielo o fateglielo leggere!