Sono un’anziana non sono un robot
Dicembre 14, 2022
budino delle Feste facile facile
Dicembre 14, 2022
Mostra tutto

Sono un anziano non sono un idiota!

Sono anziano non sono un idiota! Si chiama così la petizione online che denuncia quanto i servizi solo digitali, possano emarginare gli anziani…e ha avuto successo!

Dove? In Spagna. Ad opera di chi? un medico in pensione Carlos San Juan. Perché? perché le istituzioni, soprattutto quelle di cui siamo clienti e alle quali paghiamo commissioni o abbonamenti, offrano i loro servizi in modo accessibile anche per gli anziani che non sanno usare il digitale, non lo possono fare per problemi fisici, non hanno a disposizione un pc o internet. La petizione «Sono anziano, non sono un idiota» ha suscitato grande clamore con partecipazione a programmi Tv e interviste sui giornali ed infine un invito dal ministero dell’Economia dove le banche spagnole, che erano il primo obiettivo di San Jaun per via dell’accesso al bancomat, hanno firmato un documento in cui si impegnano a offrire servizi migliori ai senior: estendere l’orario di apertura delle filiali, priorità di accesso agli sportelli e semplificare l’interfaccia di app e sito web.

Anche in Italia fra gli over 65 che sono quasi 14 milioni, ce ne sono 2,3 milioni che non possono utilizzare il digitale o che sono ancora senza internet e quindi no informazioni delle agevolazioni, no bonus governativi di sostegno al reddito, no Spid, no Green Pass, no prenotazione visite mediche o no operazioni di banca, no servizi di streaming.

Da noi ci si arrangia con figli, nipoti, vicini di casa, amici o con meritorie iniziative di formazione a cura del Comune o di Associazioni e Sindacati, ma nel piano «Strategia Italia 2025» del 2020, il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale aveva previsto un programma dedicato proprio ai senior che sono fuori dal digitale: si trattava di dare agli anziani che vivono in comuni a più alto rischio di “digital divide”, un tablet personalizzato con una serie di app per  fare la spesa e ordinare farmaci, effettuare chiamate di soccorso e comunicare con i loro famigliari. I tablet, si legge, «saranno donati da imprese Ict, nuovi o ricondizionati» e un esercito di volontari (grazie anche alla creazione del servizio civile digitale) li educheranno all’utilizzo del tablet e delle app.

Per ora non pervenuto però. Solo per lo Spid qualcosa è stato fatto, come abbiamo riportato in passato sulla nostra newsletter e quindi è consentito ora che i cittadini, che non riescono a usare in autonomia i servizi online, possano delegare una persona di fiducia.

E’ giunto anche per noi il tempo di un’azione di protesta come la petizione spagnola?

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *