Affronto quotidianamente la mia personale battaglia per cercare di cancellare dalla mente di noi donne i tanti pregiudizi che ci affliggono anche nelle piccole scelte sulla nostra identità fisica.
Piccole scelte indotte da tabù, credenze, ma che poi significano l’accettare tutto il resto che la società patriarcale ci impone.
Una volta le donne sopra i quarant’anni non portavano i capelli lunghi, lo trovavano disdicevole se non, addirittura ridicolo. Ora abbiamo sposato il timer di qualche anno, ma io, ancora oggi, sento fare discorsi simili; a parer mio agghiaccianti.
Se io voglio portare i capelli lunghi ho il diritto di portarli. Se mi stanno bene li porterò ad oltranza. E non ci sarà nessun ragionamento finto e ipocrita che mi spiegherà che il taglio corto ringiovanisce. Dipende dal viso, dalla personalità, da quello che ognuna di noi vuole essere. Nessun preconcetto dovrebbe guidare le nostre scelte personali.
La mia personale battaglia contro delle idee obsolete che ancora oggi ci portiamo addosso, come un pesante fardello, io la pratico nel consigliare, assistere le mie clienti nelle scelte su come vestire.
L’altro giorno un’amica, provando una bellissima camicia che richiedeva una piccola scollatura, mi disse che a sessant’anni non si portano più scollature, seppur morigerate, e che la lasciava a sua figlia.
Ma qual è la regola in base alla quale una donna dopo i sessant’anni non può permettersi più nulla che esprima la propria femminilità?
Purtroppo, la strada è ancora lunga, ma ce la faremo.
Carla Massara
2 Commenti
Sono perfettamente d’accordo , dobbiamo lottare ancora molto per liberarci da questo peso atavico.
Perfettamente d’accordo con te! ognuna di noi si vesta e tenga i capelli come sente sia in armonia con se stessa..e non su accettano consigli..se non richiesti..baci