Giornata degli anziani! Giornata dei nonni! Ma non basta! Anche 7 euro di aumento alle pensioni minime (solo agli over 75 pare)! Però non ci montiamo la testa!
3 significative tappe che avvicinano il mondo degli anziani al progetto intorno al quale il governo sta costruendo il futuro delle famiglie: prima di tutto italiane (mal tollerati originari di Francia, Germania, Regno Unito che puzzano di laicità e alta scolarità. Sono tribù e non famiglie quelle africane e quelle medio orientali harem, cinesi non censiti perché figliano in Cina) poi tradizionali (che neanche il governo in verità sa cosa significa, infatti Meloni, Salvini, Santanché, Lollobrigida e tutti gli altri ministri non la praticano. Ci pare solo di capire che i protagonisti debbano essere una vergine e un mucho macho – no tatuaggio) cristiana (e quindi agli ortodossi, ai protestanti, ai copti gli va alla grande) fedeli alla patria (da Ventimiglia a Grado tutte le famiglie schierate sulla battigia a fare castelli di sabbia – così i bambini giocano- per impedire lo sbarco del migrante, come insegna Salvini), ma soprattutto piene di figli e quindi di madri, perché gli uteri devono essere belli attivi nelle famiglie italiane, altrimenti perché mai il Governo darebbe ben 100 euro una tantum ai genitori? Nel progetto socio-cultural-politico del Governo italiano, gli anziani senza nipoti sono privi di identità e rischiano l’emarginazione: non è che gli anziani si debbano fare carico dei nipotini per carenze dei servizi pubblici o per le difficoltà che le giovani coppie incontrano nel lavoro, no! è che senza nipoti sul collo i nonni non esistono e allora cosa fanno? Che identità può avere un anziano se non è un/una nonno/a? Ciambelle appena sfornate per la merenda la nonna e la prima partita di calcio per nonno e nipotino che così fa anche ripetizioni di bestemmie!
E quindi, in questo quadro,7 euro di aumento mensile per i pensionati che hanno diritto solo alla pensione minima bastano e avanzano! 6 caffè al mese/ 30 gr di prosciutto al mese/ 3 uova e mezzo al mese ed evviva le giornate dedicate a nonni ed anziani, con i relativi mosci e stereotipati riferimenti televisivi o le feste nelle RSA.
Impensabile quindi che ci vengano dedicate a breve, giornate sulle pensioni e sull’assistenza che restano i veri misuratori del benessere degli anziani. Anzi dovremo alzare il tiro per fargli smettere questa presa in giro.
Mentre ci celebrano con sorrisini compiaciuti e frasi fatte, pensano a macchinose soluzioni per toglierci quanto ci spetterebbe per la rivalutazione delle nostre pensioni davanti all’inflazione. E ci “fanno davvero la festa” quando non ascoltano chi denuncia da anni che la tassazione sulle nostre pensioni è la più alta in Europa, ma non di poco! Una differenza media di 8 punti percentuali a sfavore dei pensionati italiani. Basterebbe un taglio alla tassazione applicata alle nostre pensioni per aumentare i soldi in tasca della popolazione anziana. E solo noi donne sappiamo cosa vorrebbe dire, avere un cedolino di pensione “più pesante”. E non ci “fanno la festa”, ma ci fanno molto male quando non finanziano la legge sulla non-autosufficienza, che non sarà la risoluzione dei nostri tanti mali, ma che dopo 20 anni di colte elaborazioni e dopo che ha visto la luce senza che ci sia un “ghello” per attuarla, rappresenta un clamoroso insulto.
Ecco, le giornate dedicate agli anziani e ai nonni, a noi fanno questo effetto, ci ricordano che l’ageismo puzza dalla testa e che nella testa dei nostri governanti ci sono progetti “oscurantisti”.