Ha aperto a Parigi qualche giorno fa il “Contro-salone delle vecchie e dei vecchi” organizzato dall’autoproclamato Consiglio Nazionale della Vecchiaia( CNAV), un collettivo composto dal mondo dell’associazionismo, della cultura, della medicina che dal dicembre 2021 si pone l’obiettivo di “chiedere una politica della vecchiaia affinché gli over 65 , che sono il 30% della popolazione siano ascoltati e coinvolti nelle politiche pubbliche sull’abitare, i trasporti, la cultura, l’ambiente….perché una politica per la vecchiaia non significa solo stanziare fondi per sostenere l’assistenza”, così precisa la presidente del CNAV Véronique Fournier “abbiamo organizzato il Contro-salone non per lamentarci, ma per dire a chi fa le politiche pubbliche che noi siamo una parte forte della nazione e che abbiamo delle proposte da fare.” Diversamente da un tradizionale forum sulla vecchiaia quasi sempre finanziato da aziende che operano nel settore dell’invecchiamento, in questo Contro-salone sono stati gli anziani a parlare, perché non vogliamo che nessuno parli al nostro posto. Un’occasione per far conoscere le tante iniziative che su tutto il territorio francese sono in corso per contrastare la precarietà degli anziani, per parlare di rapporti intergenerazionali, o anche solo per fare della buona musica nelle campagne”.
Le varie associazioni sono ospitate in una trentina di stand e poi in una quarantina di gruppi di lavoro, conferenze, dibattiti e atelier fotografici.
Il Consiglio Nazionale della vecchiaia (CNAV) ci tiene a far notare con grande ironia che tra i numerosi invitati che hanno accettato di partecipare non ci sono i produttori di sex-toys che hanno inspiegabilmente declinato l’invito ad essere presenti con la loro merce. www.cnav-demain.fr/le-contre-salon/