La posta del look di Carla Massara
Marzo 23, 2021
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Marzo 24, 2021
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Anche gli uomini hanno il loro spot Tena

L’incontinenza non colpisce solo il genere femminile. Senza entrare nel merito dei motivi sicuramente differenti che causano questo inconveniente, vorremmo invece soffermarci sulla diversa impostazione della comunicazione pubblicitaria.

Abbiamo visto la campagna dal titolo #senzaetà, con lo spot, a cui ha collaborato il regista Yorgos Lanthinos, premio Oscar per il film “La Favorita”. Immagini di donne vere, quasi nude, con i corpi trasformati dal passare del tempo, raccontano con voci fuori campo, di voler vivere la vita nella sua pienezza, nonostante gli inconvenienti che possono accompagnarla. L’obiettivo: rompere preconcetti e stereotipi legati alla sessualità, all’invecchiamento e all’incontinenza.

Proviamo ad analizzare lo spot Tena dedicato all’incontinenza maschile.

Scena uno: un signore di mezza età, ancora piacente, vestito con abiti informali da intellettuale, che si trova in un’aula? di università?, di fronte ad una lavagna completamente sovrascritta con il gessetto con formule che forse capiscono da Einstein in su, sottolinea sorridendo che dai 40, dico 40, anni in su si può avere qualche fastidio vescicale!!

Scena due: lo stesso signore, per niente condizionato dal suddetto inconveniente, si trova su un campo da tennis dove interrompe una partita di doppio maschile (per la correttezza politica uno dei quattro è di colore) e ribadisce che tutto può continuare come prima, anche il tanto amato sport!!

Scena tre: serata tra amici maschi, questa volta per una partitina a carte. Il solito intellettuale ci indica uno dei quattro e lo segnala al pubblico come uno affetto dall’incontinenza, ma comunque sorridente e contento della sua serata.

Scena quattro: la più inquietante. Durante una gita del quartetto di amici, il solito rompiscatole “appare” tra i due sedili anteriori, praticamente al posto del cambio e smaschera il guidatore per quello che è: uno che soffre di incontinenza urinaria!!

Si passa poi ad illustrare i presidi che consentono una protezione discreta e si conclude con un invito a voce stentorea: mantieni il controllo!!!

Ora, mentre in queste scenette vengono confermati e rafforzati i luoghi comuni più triti che vanno dal gruppo di amici maschi che si trovano per giocare -sport o carte non fa differenza- per fare una gita chissà, magari a mangiare la polenta, rigorosamente scherzando, forse senza affrontare scambi di idee sulle loro emozioni e sensazioni, pur se l’estrazione è di tipo intellettuale, come vengono rappresentate le donne che soffrono dello stesso inconveniente, plin plin?

Stanno mettendosi in contatto con il proprio corpo che è diventato diverso, si è trasformato seguendo il ciclo della vita, che ha subito molte perdite. Ciononostante, pensano all’amore, dichiarano di sentirsi bene nel loro corpo e che il problema delle perdite urinarie non pregiudica il loro rapporto anche con la sessualità.  Insomma, non si invoca il controllo!

Pur se fatti per vendere presidi come assorbenti per le perdite urinarie femminili e maschili, questi spot ribadiscono due mondi diversi, una volta si diceva gli uomini da Marte, le donne da Venere

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