Le edicole sociali
Giugno 7, 2021
L’amicizia e il lockdown
Giugno 8, 2021
Mostra tutto

Crudelia recensione di Carlo Confalonieri

Forse il film che mi è piaciuto di più sulla Pop Queer Punk Culture della Londra anni ’70 è questa sontuosa genesi della diabolica Crudelia De Mon o De Vil  de LA CARICA DEI 101. CRUDELIA di Craig Gillespie sta a Londra come JOKER di Todd Phillips sta a New York. Mondi/Città che diventano luoghi psicologici. Per CRUDELIA come per JOKER è ancora il male, ma anche qui giustificato, capito, seguito nella sua genesi. CRUDELIA è la Londra punk di Vivienne Westwood, dove Estella/Cruella cresce orfana e ladra come Oiver Twist, insieme agli sciroccati fratelli Badun, dopo la tragica scomparsa della madre dolcissima Catherine De Vil. Col desiderio di diventare stilista. Ecco, quindi, che il film si trasforma in un fashion film, dove tutto è dominato dal look che diventa contenuto. Estella/Cruella finirà infatti alla corte della Baronessa, la più grande stilista londinese, ma qui tra agnizioni e vendette farà via via emergere il suo lato dark, tradotto in una ribellione fashion esattamente come quella punk di quella divina regina della moda che è Vivienne Westwood, interprete dei moti ribelli di un’epoca di trasgressioni, che cambiò il mondo la società e il costume.
Tutto questo è nel film visivamente strepitoso di Craig Gillespie, regista australiano spesso a suo agio con storie torbide di madri e figli interpretati da grandi star, da LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA con Ryan Goslin a TONYA con Margot Robbie. Qui è alle prese con un tris di regine: Emma Stone, Emma Thompson, Emily Beecham in un groviglio di legami madre/figlia ai confini del cupo. Le tre attrici sono superlative nel creare tre archetipi fiabeschi, dall’orfana, alla fata, alla regina cattiva, con evidenti riferimenti cinematografici. La recitazione di Emma Thompson meriterebbe il secondo Oscar della sua prestigiosa carriera. Ma i contributi alla riuscita di questa pirotecnica festa dark per gli occhi e le orecchie sono tanti. Per esempio, la colonna sonora strepitosa, onnipresente in funzione ritmica che allinea Supertramp, Bee Gees, Rolling Stones, Nina Simone, Doris Day,Ike e Tina Turner, Florence and The Machine e moltissimi altri in un tessuto sonoro elettrizzante. E se poi vogliamo andare per il sottile la presenza di Emma Stone, in trio con Thompson e Beecham, potrebbe anche rievocare una versione pop de LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos, in quel grande mix onirico che è il Grande Cinema di oggi e di tutti i tempi. DA VEDERE SUL PIÙ GRANDE SCHERMO POSSIBILE! ora al cinema

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *