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La società e l’economia soppesano la nostra longevità (prima parte)

Riflessioni dopo la lettura di “I quattro Cavalli” a cura di Biagio Ciccone edito Franco Angeli

“Gli anziani sono parte integrante della società e costituiscono una risorsa fondamentale per il nostro paese e non un peso o un costo ed è lo stato ad avere il compito nonché il dovere di farsene carico”

La Sostenibilità della spesa Pubblica. Al centro dell’attenzione dell’UE c’è la questione della sostenibilità della spesa pubblica per gli anziani, che può avere un forte impatto sul debito pubblico degli Stati membri.

Non è un caso che tra i temi più importanti affrontati nei documenti prodotti dall’UE ci siano sempre l’allungamento dell’aspettativa di vita lavorativa, la riforma delle pensioni, i sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine.

Nel contesto europeo il concetto di sostenibilità viene considerato sotto due aspetti. L’aspetto macro si riferisce al controllo del debito pubblico, mentre l’aspetto micro si riferisce alla capacità di garantire alle persone una pensione commisurata a un tenore di vita dignitoso e di assicurare la loro indipendenza finanziaria. L’Unione Europea sostiene interventi sul mercato del lavoro volti principalmente ad innalzare l’età pensionabile e a rafforzare gli incentivi a lavorare più a lungo in linea con l’aumento dell’aspettativa di vita. Le donne lavoratrici devono sostenere la maggior parte del lavoro di cura gratuito, mentre ci sono disuguaglianze nell’accesso all’occupazione e nei salari. Ciò le rende più vulnerabili in età avanzata e aumenta il rischio di povertà ed esclusione sociale.

Il rapporto tra la popolazione al lavoro che versa tasse e contributi e quella che riceve una pensione o un altro sostegno economico tende a decrescere costantemente (nel 2019 per ogni ultrasessantacinquenne c’erano 2,9 persone in età lavorativa e secondo le proiezioni nel 2070 ce ne saranno 1,7).

L’Europa non fa proposte concrete sui sistemi pensionistici dei vari paesi; si limita a raccomandare il rafforzamento della previdenza complementare, a suggerire di incentivare il risparmio privato, i regimi pensionistici a capitalizzazione privata in aggiunta alla contribuzione, per garantire pensioni più adeguate, e ad offrire la possibilità di accedere a fonti di reddito diverso come, ad esempio, i prestiti vitalizi ipotecari. A questo fine i paesi dovranno togliere i limiti di età per l’accesso ai prodotti finanziari e ai servizi bancari e assicurativi.

In Europa il 20% degli over 65 dichiara di avere difficoltà ad accedere alle prestazioni sanitarie e il 36% alla long term care. Ciò significa che gli anziani non trovano una migliore offerta di assistenza, né un aumento del supporto economico, anche se la spesa sanitaria pubblica aumenta

In Italia la spesa per welfare è cresciuta in modo esponenziale negli anni 60. Già alla fine del decennio la spesa pubblica non era più sostenibile o in equilibrio senno sembra un giudizio sopportabile vista la recessione economica. Oggi circa 1 milione di anziani con gravi limitazioni non beneficia di assistenza sanitaria domiciliare, oltre 2,7 milioni di anziani vivono in abitazioni non adeguate alle condizioni di ridotta mobilità, le famiglie si sobbarcano le spese per le badanti mentre lo stato non può certo incrementare il prelievo fiscale già pesante.

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