Premesso che INPS ricorda che in nessun caso non acquisisce telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie degli utenti, viene raccomandato di
non dare seguito a richieste che arrivino per email non certificata, o telefono o tramite il porta a porta;
diffidare di qualsiasi persona che dichiari di essere un incaricato o funzionario INPS e sostenga di dover effettuare accertamenti di varia natura;
prestare la massima attenzione alle comunicazioni che si ricevono via email: non cliccare sui link di email di origine dubbia e verificare sempre l’indirizzo di provenienza.
Poiché è anche accaduto che dei malintenzionati si siano presentati direttamente a casa degli utenti, spacciandosi per falsi funzionari dell’INPS, viene ribadito che l’Istituto non invia incaricati presso il domicilio degli utenti e assistiti.
Esistono società, non correlate e non riconducibili a INPS, ma che fanno riferimento nel proprio nome, in tutto o in parte, a “INPS” e che offrono servizi in termini equivoci o ingannevoli. Si tratta di società d’intermediazione finanziaria che pubblicizzano, tramite SMS, prestiti sponsorizzati come “convenzionati” con l’Istituto. I siti di queste agenzie non rimandano affatto ai benefici erogati dall’INPS e dedicati ai propri iscritti e pensionati.
INPS ha poi ricevuto segnalazioni di telefonate nel corso delle quali finti operatori INPS hanno chiesto di essere messi a conoscenza di dati relativi alla propria posizione pensionistica o reddituale: è utile quindi ribadire che in nessun caso INPS acquisisce, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie.
Anche nei casi di utenti che avevano richiesto l’indennità Covid19, sono arrivate email che proponevano di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro. Analogo tentativo è stato effettuato via SMS attraverso il quale gli utenti sono stati a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda COVID-19 , inducendo in questo modo ad installare una app malevola.
Abbiamo già segnalato in altre Newsletter il pericolo “pishing” (frode informatica per catturare i dati sensibili) che avviene attraverso l’invio di false email che invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, tramite un link cliccabile, ma nel caso di INPS il tentativo di frode si accompagna ad una segnalazione relativa alla ricezione di un accredito di pagamenti e rimborsi da parte dell’Istituto. In alcuni casi il link apre una falsa pagina dei servizi INPS. In altri casi attraverso email truffaldine un sedicente servizio cliente INPS finge di ravvisare problemi in merito all’esecuzione di un bonifico.
“Non siamo in grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”: questo l’avviso contenuto nelle email, seguito dall’invito ad aggiornare i propri dati personali, tramite un link, per poter ricevere un fantomatico bonifico da parte di INPS
Bisogna fare attenzione anche agli allegati. INPS segnala che sono stati rilevati false email con cui si invita a scaricare bollettini di versamento precompilati o link cliccabili per ricevere il rimborso di contributi versati in eccesso. In questi casi è stato utilizzato l’indirizzo email DCBilanci@inps.it, che corrisponde a una casella di posta elettronica effettivamente in uso. È bene che tutti gli utenti ricordino che le informazioni sulla propria posizione contributiva sono consultabili accedendo direttamente al sito INPS e che l’Istituto, per motivi di sicurezza, non invia mai comunicazioni di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili. L’INPS invita gli utenti a diffidare di tali comunicazioni e a non cliccare su questi link.